Odin Sphere PlayStation 2
Linea di prodotto PlayStation 2
Marca Square Enix
Codice a barre 5060121822641
Genere Gioco di Ruolo
Età consigliata 12 Anni
Disponibile dal 14/03/2008
Dimensioni 19 x 13.5 x 1.4 cm
Peso 90 grammi
Sicuramente è la direzione artistica la chiave di volta della produzione Atlus, con un tratto così armonioso e una tale attenzione al dettaglio e all’utilizzo dei colori da lasciare senza fiato. Gli sprite dei personaggi ovviamente non sono da meno, ma è soprattutto la dimensione di alcuni di essi a sorprendere; il re del primo “libro” è alto quanto uno schermo, tanto quanto uno dei suo generali, per non parlare dell’enorme drago a chiusura del capitolo.
Ma che gameplay si nasconde dietro a tanta abbondanza visiva? Le radici della produzione Atlus si piantano sull’ottimo Princess Crown, uno dei migliori giochi usciti su Sega Saturn.
Fondamentalmente si tratta di un action game/picchiaduro a scorrimento orizzontale, ma con profonde contaminazioni di Rpg.
Tutto si svolge all’interno del mondo di Erion in cui è ambientata l’avventura; il giocatore è chiamato a prendere il controllo di uno tra cinque personaggi e, fondamentalmente, iniziare a menare le mani eliminando tutti i nemici presenti su schermo. La trama, punta molto sul lato emotivo, rivelandosi in fin dei conti più che apprezzabile. Una delle componenti originali di Odin Sphere sta nell’organizzazione dei livelli, suddivisi in vari settori; ognuno di questi ultimi è di forma circolare, e pertanto può essere percorso in maniera indifferente sia spostandosi verso destra che verso sinistra. Nella maggior parte dei casi l’obiettivo è eliminare tutti i mostri presenti nel settore, nella maniera più rapida possibile e tentando di non subire danni; una volta ripulita la zona, viene infatti fornita una valutazione del proprio operato, e sulla base di questo si ottengono denaro e oggetti tanto buoni quanto lo è stato appunto il voto. A questo punto si aprono una o più uscite dalla sezione, e consultando la mappa si può decidere quale strada seguire tra quelle disponibili per poi, anello dopo anello, raggiungere quello finale con il relativo boss. Lo schema dei tasti è piuttosto semplice; oltre al salto, c’è infatti un solo pulsante per gli attacchi, che se tenuto premuto permette al personaggio di pararsi e limitare i danni. La furia cieca da button masher viene parzialmente mitigata dalla necessità di tenere d’occhio la barra Pow, che si riduce appunto proseguendo a menare fendenti senza sosta; nel caso in cui venga esaurita, obbliga il personaggio a restare qualche secondo in stato di stordimento, alla mercé degli avversari. Ovviamente non mancano le combo, anche se piuttosto semplicistiche a dire il vero; fortunatamente sono disponibili delle magie, accessibili da un apposito menù assegnato al triangolo e utilizzabili riempiendo un indicatore con le sfere viola (chiamate Phozon) rilasciate dai nemici sconfitti.